“… Nato agli albori della civiltà Egizia, cantato da Omero nell’ Iliade, insegnato ai giovani nella più antica scuola filosofica di Platone, consacrato nella Bibbia, immortalato nel Paradiso di Dante e divulgato in tutto il mondo moderno dalle scuole francesi ed inglesi, il ballo ha attraversato nel tempo e nello spazio i palazzi reali, le corti imperiali, la nobiltà, le religioni, le tradizioni popolari, il mondo politico e militare nella storia di sempre…”
(S. Amboni)
Sembrava dovesse sparire, rinchiuso nel contenitore targato “etnico” o “folcloristico”, rifiutato da quei giovanissimi scatenati ed abituati al fracasso emesso dai grandi diffusori acustici nelle buie ed affumicate Discoteche.
Invece il Ballo pian piano ritorna a piacere.
Nelle balere, nei piano bar, nelle feste ed anche nelle discoteche, con serate a tema o sale separate, i giovani che si affacciano al Tango, o vengono attratti dai Latino-Americani, od anche dai più semplici Balli di Gruppo, si caricano di un'Energia tale da preferire il Liscio ai bassi tachicardiaci che vengono sprigionati per ore e ore con ritmo battente e ripetitivo nelle Discoteche alla moda.
In effetti la Danza è sempre stata, presso tutti i popoli ed in tutti i tempi, uno straordinario mezzo di espressione e di aggregazione sociale.
Ogni forma di Danza, dai salti di gioia dei bambini alle invocazioni rituali agli Dei di una Tribù fino alle moderne rappresentazioni teatrali, nasce dai bisogni motori, espressivi e comunicativi dell’uomo.
Egli ha sempre danzato per esprimere emozioni profonde quali: Estasi, Angoscia, Paura, Malinconia,Desiderio,Gioia.
Una volta inquadrati i passi, i movimenti definiscono ed esprimono idee, pensieri ed aspirazioni, addestrando il corpo a rendersi più agile ed espressivo. La sua dimensione è profonda ed intensa, formata da persone attive e vitali che si divertono nelle Balere, nei Dancing, nelle feste e nei Locali con un'età che varia dai 5 anni ai 102 (acciacchi permettendo).
Ogni decennio ha portato con se un genere o anche un solo Ballo caratteristico, spesso esaltato e poi caduto nel dimenticatoio, talvolta riscoperto, rivisto in chiave moderna o più semplicemente rimasto sempre uguale a se stesso, mantenendo immutate le sue caratteristiche come anche il suo particolare fascino.
Cosa dire di tutti quei balli tante volte sentiti nominare dai nostri nonni come la Tarantella, la Quadriglia, il Tacco e Punta che ancora oggi, timidamente, spuntano in qualche occasione, rievocando ricordi di un tempo apparentemente tanto lontano??
Quelle prime forme di Liscio, anzi di LISSIO, nate in periodi difficili come quelli a cavallo tra le guerre del secolo scorso, nelle aie, nei saloni o nei campi??
Quell’ intramontabile e spensierato genere musicale che tuttora va sotto il nome di “Anni ’60”, lo Shake, l’ Hully Gully, il Twist??
I primi balli Caraibici degli Anni ’70, poco dopo abbandonati ed oggi tornati tanto prepotentemente di moda??
La travolgente Lambada degli Anni ’80, oggi relegata a mero ricordo??
Tutti i “Tormentoni” estivi degli Anni ’90, alcuni spariti dopo solo pochi mesi, altri rimasti, altri ancora assimilati all’interno dell’ Universo delle Serate Latine??
Non ci è dato sapere con certezza quali saranno le nuove mode, tendenze o direzioni che si imporranno nei prossimi tempi; potremo però prendervi parte, svilupparle, divulgarle o forse addirittura CREARLE. È questa la vera potenza del Ballo.
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